Lo studio non effettua questi servizi. Quella che leggerete è solo un'informativa per evitare effetti collaterali pericolosi.

Hennè

Estate, mare, spiaggia, corpi abbronzati. Chi di voi, durante una vacanza, non si è fatto un tatuaggio con l'hennè, magari per metterlo in bella mostra? Se vi è andata bene siete stati fortunati, perchè è molto pericoloso, nonostante sia un tatuaggio temporaneo, molto diffuso ed apparentemente innocuo. Una tentazione soprattutto per bambini ed adolescenti. 

L'henné è una sostanza naturale ricavata dalle foglie essiccate e polverizzate di un arbusto comunemente chiamato henna (Lawsonia inermis L. fam. Lythraceae).
Questa pianta, probabilmente originaria dell'Arabia, concentra nelle foglie un pigmento rossastro chiamato lawsone, che fa dell'henné una sostanza particolarmente usata in fitocosmesi decorativa per la realizzazione di tatuaggi temporanei.   L'uso di questo derivato vegetale, il cui principio attivo è un naftochinone, è sempre stato considerarto sicuro per la bassa allergenicità comparata ai coloranti ossidativi e, anche per questo, oltre che per la sua transitorietà, è diventato popolare in tutto il mondo: in effetti l'incidenza di una dermatite da contatto da henné puro è molto rara. Il colore della polvere di henné è naturalmente marroncino oppure ocra, quindi per ottenere un tattoo nero è indispensabile aggiungere colorante che, in alcuni casi, potrebbe provocare reazioni allergiche. La più comune è la dermatite allergica da contatto.  La causa della sempre maggiore frequenza di allergie a questi tatuaggi è la modalità con cui questi vengono eseguiti dagli occasionali "tatuatori ambulanti" che operano nei luoghi frequentati dai turisti: per ridurre il tempo di applicazione da ore a minuti e per accentuare il colore scuro vengono tradizionalmente aggiunte all'henné, mescolata ad olio od acqua, varie altre sostanze come polvere di caffè, foglie di the, olio di eucalipto, carbone e oggi sempre più la parafenilendiamina (PPD), che è molto efficace in particolare nell'accentuare il colore scuro dando cosi' l'apparenza di un vero tatuaggio. Usano materiali scadenti e potenzialmente rischiosi dove il contenuto di PPD arriva al 10-15 o addirittura al 30%. La PPD è un colorante blu scuro usato nelle tinture per capelli, nei cosmetici, nelle gomme nere, nell'inchiostro da stampa, nei tessuti, nelle pelli e nelle pellicce ed è una nota sostanza sensibilizzante. La legislazione europea ne permette l'uso solo nelle tinture per capelli a concentrazioni basse (al massimo al 6%) mentre l'uso per prodotti cosmetici da applicare alla cute, alle ciglia e alle sopracciglia è vietato. Nelle persone allergiche a questo composto si possono scatenare reazioni anche violente con rossore e gonfiore, mentre le pelli particolarmente sensibili potrebbero riscontrare reazioni più lievi ma sempre molto fastidiose. Chi ha già avuto problemi con questa sostanza, è bene eviti di farsi tatuare con l'hennè. 

I bambini ed i ragazzi sono i più colpiti, questo perchè il loro sistema immunitario è più debole. Se a seguito di un tatuaggio temporaneo all'henné, anche dopo 10 o più giorni, dovesse manifestarsi una reazione cutanea, si raccomanda di consultare immediatamente un dermatologo. Infatti, se trascurati, questi sintomi possono portare a complicanze come ulcerazioni o infezioni. Questo succede perchè non sempre si è consapevoli di essere allergici a questa sostanza. 

Occorrono anche 2 anni di tempo prima che la pelle torni al suo colore naturale. Si rischiano cicatrici permanenti, discromie cutanee, una permanente allergia ad allergeni correlati, cioè contenuti in altri prodotti o materiali ed in alcuni casi, il corpo diventa ipersensibile anche ad altre sostanze, come la penicillina. 

Per evitare tutto questo, si consiglia di non affidarsi ai tatuatori improvvisati sulle spiagge, ma di rivolgersi a centri estetici specializzati. Meglio evitare anche l'acquisto online di kit fai da te, senza alcuna garanzia. 

Se proprio non se ne può fare a meno, è preferibile optare per l'hennè puro: la pasta naturale è verdastra, ha un odore che sembra naturale e lascia un segno di colore marrone profondo.  

Quella pericolosa invece è nera, ha un odore "chimico", si asciuga subito e può bruciare al contatto con la pelle. 

Fate molta attenzione. 


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