Quanto è doloroso tatuarsi?

Il dolore fa parte del gioco, ma innanzitutto va detto che , se siete davvero convinti di farvi un tatuaggio, se la cosa vi sta a cuore e se lo desiderate da tanto tempo, il fattore dolore andrà ad incidere molto poco. Molto dipende anche dal fatto che, spesso il dolore si dimentica, proprio in virtù del risultato finale che se ne ottiene (un esempio lampante è il parto). Da ricordare che il dolore per un tatuaggio è soggettivo, come per qualsiasi altro dolore fisico. La soglia del dolore non può essere "misurata", perchè il livello di sopportazione è assolutamente personale. Se vi presenterete rilassati, convinti e fiduciosi del vostro tatuatore, il dolore percepito sarà minore e lo sopporterete più facilmente. Sarà cura del tatuatore stesso, farvi sentire a vostro agio. Per questo si raccomanda di affidarsi sempre ad uno studio serio e ben gestito. 

Il tatuaggio è una tecnica che prevede la perforazione ripetuta della pelle, fino al derma, con un ago ricoperto di inchiostro, pertanto la durata della seduta può essere più o meno lunga, a seconda del disegno scelto. Più il tatuaggio sarà piccolo, meno la sensazione di dolore sarà forte. Se la durata è di alcune ore, la seduta sarà intervallata da brevi pause: riposo che giova sia al tatuatore che al tatuato. Ma, se oltre alla tensione per il dolore, avete anche il timore degli aghi e del sangue, il discorso si complica un pò. A volte basta non guardare mentre vi tatuano, per quanto riguarda il sangue, ne fuoriesce veramente poco e la zona trattata viene costantemente pulita, quindi non vedrete nulla. Importante, prima di una seduta, non bere alcolici o assumere medicinali vasodilatatori o anticoagulanti, perchè aumenterebbero il sanguinamento. 

I tatuaggi in bianco e nero realizzati con una linea sottile, in genere, sono meno dolorosi rispetto a quelli pieni di colore: per colorare, il tatuatore passa ripetutamente sullo stesso punto e questo amplifica il dolore. C'è chi per ignorarlo ascolta musica, altri si fanno accompagnare da amici e chiacchierano, ognuno lo vive a modo proprio. Sembra che il dolore dia determinato anche dal sesso: si sa, le donne hanno un'accettazione del dolore maggiore. 

La percezione del dolore deriva anche dalla posizione in cui ci si tatua. 

Questi i "gradi di sofferenza" generici. La tabella ci indica con precisione quello che potrete provare durante una seduta. Sopra le ossa e nelle sporgenze, dove lo spessore della pelle è sottile, il dolore è più forte. Di seguito le zone più "difficili" da sopportare:

Mani, dita e nocchie sono parti del corpo particolarmente ossute e piene di legamenti. Ci sono pochi muscoli e pochi tessuti, l'esperienza è alquanto dolorosa.

Nei piedi e nelle caviglie, lo spazio tra pelle e ossa è esiguo, motivo per cui la seduta diventa croccante.

.Altri punti nevralgici sopra le ossa sono il costato, lo sterno, la spina dorsale, il cranio, il viso, dietro l'orecchio, gomiti e ginocchia

Le precedenti non erano i punti più dolorosi in assoluto. La zona del torace è piena di ossa che si trovano appena sotto la pelle. A meno che i vostri pettorali non siano molto sviluppati, oltre alle punture, si sentiranno anche le vibrazioni dell'ago sulle ossa. Sulla schiena, che è una delle zone con minor terminazioni nervose, la parte più dolorosa è la fascia della colonna vertebrale, ma i più magri, avvertiranno un pò di dolore anche sulle scapole. La parte meno dolorosa è quella inferiore. 

Il collo è doloroso, essendo ricco di terminazioni nervose, ma soprattutto fastidioso, perchè bisogna restare immobili, sempre nelle stessa posizione. Fino alla guarigione, anche il dormire diventa una conquista. 

I punti più dolorosi in assoluto, come evidenziato nella tabella, colorati di rosso sono: il retro ginocchio, l'interno braccio, l'ascella, l'interno coscia, i glutei e l'inguine. 

Queste le posizioni meno dolorose: parte superiore del braccio, avambraccio e polsi

Fianchi e vita

Cosce e polpacci

Nonostante tutto, è pur sempre un dolore sopportabile che coinvolge persone di ogni tipo, sesso, genere ed età. 

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